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Il 1 agosto sarà l’Earth Overshoot Day 2018: questa data segna il momento in cui l’umanità, dopo aver usufruito delle risorse rinnovabili disponibili sul Pianeta, inizia ad utilizzare quelle non rinnovabili.

L’Earth Overshoot Day è un indicatore elaborato annualmente dal Global Footprint Network, un ONG internazionale che si occupa di ricerca scientifica e sostenibilità ambientale, e anche quest’anno l’EOD è caduto prima rispetto all’anno scorso, anticipando di un giorno. Qui  potete andare a rivedere un nostro articolo in cui riportiamo l’evoluzione dell’EOD negli anni.

Il Global Footprint Network ci dice che stiamo vivendo ben al di sopra delle nostre reali possibilità sfruttando risorse equivalenti a “1,7 Terre”! Come ci ricorda Antonio Cianciullo dal suo blog Eco-Logica, il 1 agosto “avremo esaurito le risorse rinnovabili del pianeta e andremo avanti a spese del futuro, rubando possibilità alle prossime generazioni. Mangeremo pesci che non si sono riprodotti, taglieremo alberi che non ricresceranno, butteremo rifiuti in luoghi che non possono accoglierli“. Questa significativa data è il “sigillo di insostenibilità dell’anno, misura gli errori economici, prima che ambientali, commessi: dallo spreco di risorse, all’uso sfrenato di combustibili fossili“.

Invertire la rotta è quindi molto più che una semplice necessità: è un imperativo, la cui esecuzione implica radicali cambiamenti nelle nostre scelte, sia individuali che collettive. Per questa ragione sul sito del Global Footprint Network è stata lanciato l’hashtag #MoveTheDate, che vuole stimolare possibili soluzioni per “spostare la data” in avanti migliorando l’utilizzo delle risorse. Le soluzioni proposte riguardano le quattro aree chiave città, energia, cibo e popolazione  e, in linea con i 17 goals dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, sono in grado di incrementare significativamente la sostenibilità dell’umanità in tutte le sue componenti (ambientale, sociale ed economica).

Anche se alcune soluzioni possono sembrare estreme, il potenziale di “spostamento” è elevato, il che ci dice che già ad oggi abbiamo conoscenze e tecnologie efficaci per migliorare drasticamente le cose…ora servono volontà e coraggio da parte della politica nazionale per sostenere città e cittadini nel percorso di cambiamento.

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