Foreste (e giungle) urbane

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È di qualche giorno fa la notizia secondo cui nel 2013 verranno piantati 1000 nuovi alberi nel Comune di Parma. L’iniziativa, che prende il nome di “Incremento del patrimonio arboreo cittadino – Nuove Piantumazioni di Alberi nei Parchi Cittadini”, è finalizzata principalmente al miglioramento dell’ambiente urbano e alla riduzione di CO2 nell’aria, inserendosi anche nel percorso delineato dal protocollo di Kyoto e dal Patto dei Sindaci.

L’operazione di piantumazione di essenze nuove in luogo di quelle abbattute perché malate o a elevato rischio di stabilità era già prevista dal Regolamento del Verde del Comune di Parma varato nel 2009, ma le lungaggini burocratiche non sempre hanno permesso l’effettuazione tempestiva delle operazioni di sostituzione.

L’iniziativa è meritevole e finalmente il patrimonio arboreo cittadino viene ripensato in un contesto organico di ‘Foresta urbana’, con annessi veri e propri corridoi verdi, a formare aree fruibili ad alto contenuto di naturalità. Tuttavia a questa operazione dovrebbe seguire, a nostro parere e a fronte della nostra esperienza in campo di valutazioni fitostatiche delle essenze arboree, una revisione del Regolamento del Verde.

Sarebbe necessario, infatti, cercare di coniugare maggiormente le esigenze dell’Amministrazione,  che deve tutelare il patrimonio di verde pubblico, e quelle dei privati cittadini, che si trovano talvolta nella necessità di provvedere alla riqualificazione delle proprie aree verdi, sostenendo costi elevati ma senza avere adeguate informazioni sia da parte di chi si occupa delle procedure relative a indagini fitostatiche, sia da parte della controparte pubblica che obbligherà a nuove piantumazioni.

Nel dettaglio, le problematiche che abbiamo riscontrato sono:

  • necessità di maggiore trasparenza relativamente alla manutenzione programmata delle alberature e alle aziende che se ne occupano. Nella relazione verde “Incremento del patrimonio arboreo cittadino” si parla di buon livello professionale delle aziende selezionate, ma spesso è il criterio economico che porta alla scelta di queste aziende; il buon livello professionale dovrebbe essere garantito attraverso criteri oggettivi.
  • necessità di privilegiare interventi di corretta manutenzione del verde esistente, non sempre realizzata prevalentemente per ragioni economiche;
  • la clausola del regolamento del Verde del Comune di Parma, che prevede la piantumazione di un numero di esemplari tale che la somma delle loro circonferenze equivalga a quella dell’esemplare abbattuto, con circonferenza non inferiore a 16/18 cm e altezza non inferiore a 3 m è troppo stringente in termini economici per chi deve sostenerne i costi, e quasi mai è sinonimo di qualità.