L’avifauna del Torrente Parma nel tratto da Panocchia ad Alberi di Vigatto, una realtà da apprezzare e proteggere

DSC_7817Gruccione

“La Parma”, come viene chiamato qui il torrente, è un luogo con ottime caratteristiche di naturalità e una diversificazione di habitat che è in grado di sostenere la presenza di un numero di specie di uccelli molto elevato. Tra queste, quella di maggior rilievo è certamente l’Occhione, una specie ritenuta di importanza a livello europeo e che, in molti altri contesti dove è risultata presente, ha valso l’istituzione di aree protette mirate a garantirne la conservazione. Questa specie, tipica dei greti fluviali dove nidifica sul terreno deponendo uova dallo spiccato mimetismo, è presente sul torrente Parma con una popolazione di discrete dimensioni.

DSC_7604Uova di Occhione deposte sul greto del torrente Parma

Oltre che per l’Occhione, il greto del torrente è di rilievo anche per la nidificazione di molte altre specie, tra cui Cavaliere d’Italia, Pavoncella, Corriere piccolo, Gruccione e Topino. La presenza dell’acqua costituisce un’attrattiva irresistibile anche per uccelli non prettamente legati a questo tipo di habitat, che però lo frequentano per l’alimentazione.

DSC_2616Corriere piccolo

Allontanandosi dal greto si trovano in successione altri habitat importanti per l’avifauna: nelle formazioni arboreo-arbustive perifluviali a dominanza di salice e pioppo nidificano sia il Picchio rosso maggiore che il Picchio verde, rapaci come la Poiana e il Lodolaio e molte specie di passeriformi tra cui Merlo, Capinera, Usignolo, Canapino comune e varie specie di Cincia.

DSC_4347Picchio verde

Mentre al limite delle praterie aride dei terrazzamenti fluviali è presente come nidificante un’altra specie di rilievo, il Succiacapre: uccello crepuscolare e notturno, dal comportamento schivo e dall’inconfondibile canto udibile nelle notti d’estate anche da grande distanza.

DSC_7685Succiacapre

Più esternamente, la presenza di coltivi e, in modo particolare, dei prati stabili costituisce un altro elemento di pregio. Questi sistemi agricoli, infatti, si interpongono tra le aree urbane e il corso d’acqua, contribuendo in tal modo a limitare il disturbo alle zone di maggior interesse naturalistico. Esse, inoltre, sono importanti per l’alimentazione e la nidificazione di molte specie: tra quelle più rappresentative del tratto considerato vi sono Pernice rossa, Quaglia, Cutrettola, Allodola, Strillozzo e Gheppio.

Complessivamente, tutta l’area che gravita attorno al greto del torrente Parma, con la sua disposizione nord-sud, rappresenta una via preferenziale per lo spostamento degli uccelli durante le migrazioni, che gli animali utilizzano come riferimento e come sito di riposo e alimentazione. Non è quindi raro, sia in primavera che in autunno, osservare gruppi di rapaci, aironi, limicoli o altri uccelli che “seguono” il corso del torrente durante i loro spostamenti dalle aree di nidificazione, verso quelle di svernamento. Questa caratteristica, comune a molte vallate appenniniche con lo stesso orientamento, rappresenta l’ennesimo elemento di pregio del tratto pedecollinare del torrente Parma.
In conclusione, il tratto del torrente Parma compreso tra Alberi di Vigatto e Panocchia costituisce un’area di elevato pregio naturalistico e di particolare interesse per quanto concerne l’avifauna, che merita di essere conservata, ma anche fruita in modo rispettoso e consapevole.

Daniele Longhi (testo e foto a cura dell’autore)