BIG YELLOW TAXI o L’IMPORTANZA DELLA BELLEZZA

Questo brano è così immediato che è impossibile fraintenderlo. Pare che la Mitchell l’abbia scritto alle Hawaii, ispirata dalla duplice visuale proposta dalla finestra del suo hotel: la bellezza mozzafiato delle verdi montagne della costa pacifica e un grande parcheggio abbondantemente occupato dalle automobili.

Il verso “Don’t it always seem to go that you don’t know what you got ‘til it’s gone?” mi ricorda le parole di Peppino Impastato sulla bellezza (di cui potete leggere un estratto proprio qui a fianco! scusate la ripetizione):

“Uno (…) potrebbe anche pensare che la natura vince sempre, che è ancora più forte dell’uomo e invece non è così! In fondo tutte le cose, anche le peggiori, una volta fatte poi si trovano una logica, una giustificazione per il solo fatto di esistere: fanno ‘ste case schifose con le finestre in alluminio e i muri di mattoni finti (…) i balconcini, ‘a gente ci va a abitare e ci mette le tendine, i gerani, la televisione e dopo un po’ tutto fa parte del paesaggio, c’è, esiste, nessuno si ricorda più di com’era prima, non ci vuole niente a distruggere la bellezza. (…) e allora invece della lotta politica, la coscienza di classe, tutte le manifestazioni necessarie, bisognerebbe ricordare alla gente cos’è la bellezza, aiutarla a riconoscerla, a difenderla. (…)

La bellezza, è importante la bellezza, da quella scende giù tutto il resto.”

Big Yellow Taxi – Joni Mitchell

(Ladies of the canyon, 1970)