article_75a2cc8d2a4c1d2ddf28600e7b4eb2717791a96dGAS significa Gruppo d’Acquisto Solidale ed è un modo intelligente di “fare spesa” che conferisce maggiore forza contrattuale all’acquirente. Nati negli anni ’90 per acquistare soprattutto cibo sostenibile e di qualità a prezzi competitivi, i GAS si sono diffusi in tutta Italia. Negli ultimi anni, a seguito della maggiore sensibilità verso i temi del riscaldamento globale e del risparmio energetico, sono comparsi Gruppi d’Acquisto finalizzati all’acquisto di dispositivi energetici, sia per la riduzione dei consumi di energia che per la produzione locale di energia da fonti rinnovabili.

BREVE STORIA DEI GRUPPI D’ACQUISTO SOLIDALE

Il primo Gruppo d’Acquisto Solidale, realizzato a Fidenza nel 1994, fu una delle prime concrete manifestazioni di consumo critico in Italia: l’insostenibilità sociale e ambientale del nostro modello di vita aveva portato alcune famiglie a riflettere sulle reali esigenze della propria quotidianità, spingendole a ricercare alternative valide al sistema economico dominante. Queste famiglie decisero di mettere a disposizione un po’ del loro tempo libero per andare a conoscere alcuni agricoltori biologici del loro territorio e, successivamente, formarono un gruppo e iniziarono ad acquistare direttamente da loro i prodotti che sarebbero poi stati distribuiti all’interno del gruppo stesso.

Quella prima esperienza fu contagiosa perché, facendo leva sul numero di acquirenti, permetteva di acquistare prodotti agricoli di buona qualità a prezzi competitivi. In pochi anni i gruppi d’acquisto si moltiplicarono e diffusero così tanto che nel 1997 nacque la “Rete nazionale dei gruppi d’acquisto”, allo scopo di collegare tra loro i diversi gruppi, favorendo lo scambio di informazioni sui prodotti e sui produttori, e diffondere l’idea dei gruppi d’acquisto. La Rete Nazionale dei Gruppi d’Acquisto ha svolto un’importante funzione di coordinamento utile da una parte allo scambio di esperienze, dall’altra a definire regole univoche a livello nazionale per il buon funzionamento dei GAS.

Oggi fanno parte della Rete quasi 1000 Gruppi d’Acquisto Solidale.

In Provincia di Parma se ne contano circa 30 a cui aderiscono più di 1000 famiglie.

La Legge Finanziaria 2008 disciplina alcuni aspetti legati alla gestione dei GAS, definendoli come segue: “soggetti associativi senza scopo di lucro costituiti al fine di svolgere attività di acquisto collettivo di beni e distribuzione dei medesimi, senza applicazione di alcun ricarico sul prezzo di acquisto della merce, esclusivamente agli aderenti, con finalità etiche, di solidarietà sociale e di sostenibilità ambientale, in diretta attuazione degli scopi istituzionali e con esclusione di qualsiasi attività di somministrazione e di vendita, cioè di commercio all’ingrosso o al dettaglio, sempre di beni”.

I GAS possono essere strutturati come associazioni riconosciute, associazioni non riconosciute (fra cui numerosi sono i gruppi informali) o comitati.

PERCHE’ SOLIDALE

I GAS sono nati per acquistare principalmente prodotti alimentari e anche l’etica che li caratterizza è stata ovviamente definita soprattutto in relazione a questo tipo di prodotti. Alla base della scelta dei fornitori non c’è solo il risparmio economico bensì un insieme di criteri che valutano l’impatto sociale e ambientale della prodotto: agricoltura biologica, quantità di imballaggi, vicinanza territoriale, stagionalità, dimensioni del produttore. Inoltre la solidarietà è anche quella che si crea tra consumatori e piccoli produttori locali, che lavorano nel rispetto dei cicli naturali e limitando l’uso di sostanze chimiche, con tutte le difficoltà che questo può comportare (costi e rischi).

COSA SI PUO’ ACQUISTARE COI GRUPPI D’ACQUISTO

I prodotti acquistabili tramite GAS sono i più vari. Si va dagli alimenti a lunga conservazione, che normalmente costituiscono il volume di acquisti maggiore, (farina, pasta, riso, olio…), agli alimenti freschi (formaggi, frutta, ortaggi, carne…), ma anche detersivi, vernici e colori, detergenti e cosmetici, abbigliamento (in particolare biancheria e scarpe). Negli ultimi anni si sta assistendo ad un’interessante evoluzione: tra gli interessi dei GAS sono sempre più presenti servizi (come la banda larga, la fornitura di energia elettrica o le polizze RC sulle auto) o installazione di impianti e dispositivi legati al risparmio energetico o alla produzione di energia rinnovabile (come caldaie di nuova generazione o pannelli fotovoltaici).

GAS ED ENERGIA

Negli ultimi anni si è assistito a una sempre maggiore diffusione di gruppi d’acquisto finalizzati all’acquisto di impianti fotovoltaici “chiavi in mano”. Esempi di questi gruppi d’acquisto si sono avuti a Reggio Emilia, Genova, Padova, ma anche in comuni più piccoli.

Attraverso questi gruppi d’acquisto è stato possibile per molte famiglie italiane installare impianti domestici pagando un costo al kW installato (€/kWp) molto competitivo. Con la fine del conto energia e l’abbassamento fisiologico dei prezzi di acquisto e installazione degli impianti fotovoltaici, le potenzialità dei gruppi d’acquisto possono essere sfruttate più efficacemente per acquistare altri prodotti energetici: caldaie di nuova generazione, solare termico, pompe di calore, sistemi di accumulo dell’energia elettrica, ecc.

Ad esempio il Comune di Padova, tramite il gruppo d’acquisto, a fine 2014 ha lanciato un’utile iniziativa: la sostituzione dei boiler elettrici con scaldacqua a pompa di calore. Poiché i boiler elettrici sono gli elettrodomestici più energivori, l’intervento, oltre a godere delle detrazioni fiscali al 65%, si ripaga nel giro di pochi anni.

Non trattandosi di beni direttamente connessi all’agricoltura, gli aspetti etici che caratterizzano questi gruppi sono intrinseci del bene che si acquista o del suo funzionamento, poiché puntano all’evoluzione globale del sistema energia, favorendo la transizione alle rinnovabili e un utilizzo più consapevole dell’energia. Oltre a questo, in genere, vengono stabiliti ulteriori criteri finalizzati a definire l’etica dei fornitori, come ad es. la localizzazione in Europa, la presenza sul territorio, la manutenzione offerta, le modalità di smaltimento dei pezzi di ricambio, ecc.

PER SAPERNE DI PIU’

Un commento su “PARLIAMO DI CONSUMO CRITICO: SAI COS’E’ UN GAS???”

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