Con questo articolo presentiamo un altro caso reale, stavolta situato nel Comune di Noceto, in Via Mentana. Si tratta di un appartamento al secondo piano di una palazzina degli anni ’70 (2 piani più locale sottotetto), abitato da una famiglia di 3 persone, riqualificato attraverso:

  1. Coibentazione del tetto, per ridurre il fabbisogno di energia
  2. Installazione di impianto solare termico e contestuale sostituzione dello scaldabagno con uno scaldabagno a presa rapida, per sostituire il gas naturale nella produzione di acqua calda
  3. Installazione di inserto camino a legna, per sostituire il gas naturale nel riscaldamento degli ambienti

Gli interventi sono stati realizzati nella seconda metà del 2013.

RISPARMI ENERGETICI

La tabella seguente mostra i risultati ottenuti in termini di consumi energetici. L’analisi delle bollette IREN ha permesso di:

  1. stimare la riduzione dei consumi di gas naturale in metri cubi, attraverso le letture induttive
  2. calcolare la riduzione effettiva dei consumi di gas naturale in metri cubi nel periodo marzo -settembre, attraverso le letture dirette.

In questo modo è possibile distinguere tra il beneficio attribuibile quasi esclusivamente all’impianto di solare termico con scaldabagno istantaneo (- 74% per il fabbisogno relativo alla produzione di acqua calda sanitaria) e quello dato dalla combinazione di tutti gli interventi effettuati (-67%).

Caso reale Noceto_tabella consumi

RISPARMI ECONOMICI

Considerando che l’utenza è nel servizio a maggior tutela, è possibile approssimare il costo del gas naturale in bolletta a circa 1 €/mc. I risparmi economici, quindi, sono proporzionali a quelli energetici. Questi risparmi sono quelli derivanti dalla riduzione del fabbisogno di gas naturale ma i risparmi reali sono inferiori in quanto è necessario considerare l’acquisto annuale di legna da ardere.

DESCRIZIONE DEI SINGOLI INTERVENTI REALIZZATI

Coibentazione del tetto

E’ stato apposto uno strato di poliuretano al di sotto dei coppi, dello spessore di 13 cm, riducendo sensibilmente le perdite di calore dal tetto e migliorando l’isolamento del locale sottotetto. Il costo dell’intervento è stato di circa 23.500 €, per il quale sono state richieste le Detrazioni Fiscali 65% (costo reale 8.225 €).

Coibentazione tetto

Nonostante esistano isolanti anche più efficaci del poliuretano, è stato possibile recuperare l’utilizzo del locale sottotetto, prima inagibile per l’assenza di isolamento dall’esterno. Il locale, non riscaldato, viene oggi usato come locale di servizio.

Solare termico

L’impianto installato è a circolazione naturale: si tratta di un unico pannello di circa 2,4 m2 di superficie, con accumulo integrato nel pannello stesso. L‘acqua viene riscaldata attraversando dal basso verso l’alto il collettore e accumulata direttamente al suo interno, grazie al maggiore spessore del pannello (circa 21 cm).

Solare termico

Proprio per le peculiarità tecniche dell’impianto, l’acqua contenuta nell’accumulo integrato non contiene fluido antigelo. In inverno è quindi necessario mantenere l’acqua sopra i 5°C, per evitare che geli all’interno dell’impianto. Per fare ciò, il sistema prevede l’utilizzo di una resistenza per scaldare l’acqua quanto basta a mantenerla liquida, che funziona esclusivamente di notte con un minimo consumo elettrico aggiuntivo (200 W/h). L’attivazione della resistenza avviene in automatico grazie ad un timer.

Inoltre per evitare il surriscaldamento dell’acqua nei periodi estivi di inutilizzo (es. ferie) l’impianto deve essere coperto con un telo isolante. Il costo del telo è di circa 300 €…ma in questo caso il proprietario si è procurato un telo “faidate” utilizzando il materiale in plastica da imballo fieno!

L’impianto solare termico è costato 2.700€ (iva inclusa). Anche questo intervento viene ripagato con le Detrazioni Fiscali del 65% (costo reale 945 €).

 Sostituzione dello scaldabagno con uno scaldabagno istantaneo a gas

Contestualmente è stato sostituito il vecchio scaldabagno con un nuovo scaldabagno istantaneo a gas, del costo di circa 300 € (anche questo ripagato con le Detrazioni Fiscali al 65%). Si tratta di una tecnologia che funziona senza accumulo d’acqua calda: una volta impostata la temperatura desiderata (es. 42°C), il riscaldamento dell’acqua avviene nel giro di pochi secondi all’apertura del rubinetto. Se l’acqua in entrata allo scaldabagno è già stata preriscaldata dal solare termico, i consumi di gas saranno minori fino ad azzerarsi qualora l’acqua sia già della temperatura desiderata (che è ciò che accade nei mesi tra maggio e settembre!).

Inserto camino a legna

Inserto camino

Si tratta di un monoblocco inserito nel camino che permette di sfruttare la legna come combustibile per il riscaldamento degli ambienti. L’impianto ha potenza nominale di 7,2 kW e rendimento termico pari all’80,1%. Il costo dell’intervento è stato di circa 2.500 € (iva inclusa), ripagato parzialmente con le Detrazioni Fiscali al 50% (costo reale 1.250 €).

Il gas naturale è sostituito dalla legna, che soddisfa quasi completamente il fabbisogno soprattutto nei mesi intermedi o comunque negli inverni non eccessivamente freddi (come ad esempio l’inverno scorso). Il gas viene quindi utilizzato solamente ad integrazione della legna in determinati momenti della giornata o dell’anno.

I consumi di legna da ardere si attestano sui 50 quintali all’anno.

VALUTAZIONI ECONOMICHE E COMPLESSIVE

Utilizzando le letture dirette in bolletta (effettuate da IREN in marzo e settembre) è possibile fare una valutazione economica degli interventi effettuati, scorporando quelli relativi alla produzione di acqua calda sanitaria (solare termico + scaldabagno, 3.000 € di spesa complessiva) da quelli relativi alla climatizzazione invernale (coibentazione del tetto + inserto camino, 26.000 € di spesa complessiva).

La valutazione economica è stata effettuata su un orizzonte temporale di 20 anni (ipotetica vita utile dei collettori termici) e tiene conto dei flussi di cassa positivi, costituiti dal risparmio di gas naturale  e dalle detrazioni fiscali, e negativi, costituiti dall’investimento iniziale e dai costi di approvvigionamento della legna da ardere. Non tiene invece in conto altri benefici più difficilmente quantificabili, quali:

1. l’incremento del valore dell’immobile; a seguito degli interventi, l’appartamento è stato classificato in classe F, con un indice di prestazione energetica pari a 185 kWh/m2. Nonostante i significativi miglioramenti, quindi, le prestazioni energetiche dell’abitazione possono ancora migliorare (ad esempio con l’isolamento dell’involucro).

2. la soddisfazione del proprietario che:

  • attraverso la coibentazione del tetto ha recuperato il locale sottotetto, altrimenti inagibile, che oggi viene utilizzato come locale di servizio ad esempio per stendere i panni;
  • attraverso il solare termico ha sostanzialmente azzerato i consumi di gas naturale nei mesi tra maggio e settembre, riducendo il peso delle bollette energetiche nella quotidianità;
  • attraverso l’utilizzo della legna per il riscaldamento degli ambienti, ha migliorato il comfort abitativo nei mesi invernali grazie alla maggiore “gradevolezza” del calore prodotto grazie all’inserto camino.

Valutazione economica del solare termico e dello scaldabagno istantaneo

Il risparmio calcolato nei mesi compresi tra marzo e settembre è di 174 mc di gas naturale. Questo valore può essere usato come riferimento per l’analisi, tenendo conto che:

– parte di questo risparmio riguarda il gas utilizzato per il riscaldamento, visto che comprende mesi inclusi nella stagione termica (marzo e aprile)

– non tiene conto dei risparmi dovuti al parziale riscaldamento dell’acqua nei mesi invernali.

Con questi risparmi l’investimento è caratterizzato da un VAN positivo (circa 1.390 €) e da un tempo di ritorno di 9 anni. Possiamo però ipotizzare che i risparmi attribuibili a questo sistema siano leggermente maggiori, con un maggior beneficio e con un tempo di ritorno ancora inferiore (7 – 9 anni).

Valutazione economica della coibentazione del tetto e dell’inserto camino

L’analisi economica ha mostrato che la bontà della riqualificazione realizzata dipende strettamente dal costo della legna da ardere. Nel caso specifico, il proprietario si approvvigiona della legna senza esborsi, grazie all’attività di pulizia che effettua presso un bosco di amici. Assumendo che questa opportunità si perpetui per tutti i 20 anni dell’analisi economica effettuata, gli interventi sarebbero ripagati in 11 anni con un beneficio netto attualizzato (VAN) di circa 6.140 €. In questo caso gli interventi sarebbero caratterizzati da una sicura convenienza economica e da un buon tempo di ritorno.

In realtà, possiamo ipotizzare che l’opportunità di rifornirsi gratuitamente di legna non sarà né costante nel tempo né perpetuabile per tutti i 20 anni dell’analisi economica. E’ utile quindi capire qual è la spesa massima ammissibile per la legna affinché l’investimento vada in pareggio nell’arco dei vent’anni (VAN = 0). Tale costo si attesta su circa 7,5 €/q, assumendo che ogni anno dall’investimento vengano acquistati 50 q di legna. Il costo della legna da ardere sul mercato è molto variabile ma si può considerare che il prezzo medio stia tra i 10 € e i 13 € a quintale (prezzi inferiori non sempre sono garanzia di legna di buona qualità).  A questi prezzi, la convenienza dell’investimento è sicuramente garantita se il proprietario si approvvigionerà gratuitamente per almeno 5 anni successivi a quello dell’investimento, e migliorerà all’aumentare del quantitativo di legna “gratuita” che verrà utilizzato nell’arco dei vent’anni.

CONCLUSIONI  

L’analisi economica è importante per conoscere la bontà dell’investimento ma, soprattutto nel settore residenziale, non è esaustiva in quanto non è in grado di includere aspetti soggettivi di soddisfazione.

Infatti tempi di ritorno lunghi nel settore residenziale sono ammissibili e gli interventi devono essere valutati in maniera specifica, tenendo conto sia della disponibilità iniziale di denaro, sia del miglioramento della vita a seguito dell’intervento.

Del caso in esame si può concludere che gli interventi effettuati per il riscaldamento dell’acqua calda sono migliori dal punto di vista economico, mentre quelli effettuati per il riscaldamento degli ambienti possono rientrare entro i vent’anni solamente con accorgimenti aggiuntivi e qualche sacrificio in più per quanto riguarda l’approvvigionamento di legna da ardere. Questi ultimi, però, rispondono anche ad altre esigenze, cioè quella di recuperare il locale sottotetto dell’abitazione, altrimenti inutilizzato, e di migliorare il benessere abitativo grazie al camino.