Le azioni del PAESC di Sala Baganza consentono, se pienamente implementate, di ridurre le emissioni procapite di CO2 del 44% entro il 2030. Questo obiettivo è stato calcolato rispetto all’anno di baseline, cioè l’anno di riferimento iniziale per il quale è stato compilato l’Inventario di Base delle Emissioni.

COS’È L’INVENTARIO DELLE EMISSIONI DI CO2

I punti di partenza dello sviluppo del PAESC sono l’Inventario di Base delle Emissioni e la Valutazione dei Rischi e delle Vulnerabilità al cambiamento climatico.

Il cosiddetto “Inventario di Base delle Emissioni” è il bilancio energetico ed emissivo ricostruito per un anno di riferimento (baseline), rispetto al quale è stato stabilito l’obiettivo di riduzione percentuale delle emissioni.

Per Sala Baganza l’anno di baseline è il 2008.

L’Inventario è aggiornato periodicamente, al fine di monitorare l’andamento delle emissioni e verificare l’efficacia delle azioni implementate.

L’ultimo Inventario di Monitoraggio è stato ricostruito per il 2018, anno non influenzato da eventi straordinari quali la pandemia causata da COVID 19.

Le emissioni di CO2 vengono stimate tramite fattori di emissione che consentono di passare dai consumi energetici, espressi in MWh/anno, alle tCO2/anno.

I consumi energetici riguardano:

  • Edifici, attrezzature e impianti pubblici
  • Edifici, attrezzature e impianti terziari (non pubblici)
  • Edifici residenziali
  • Industrie non-ETS (cioè escluse dall’Emission Trading Scheme)
  • Illuminazione Pubblica
  • Veicoli comunali
  • Parco auto privato e commerciale

Nel PAESC di Sala Baganza sono considerate anche le emissioni derivanti dallo smaltimento di rifiuti urbani indifferenziati, stimate in base alla quantità di rifiuti non differenziati (e non da consumi energetici).

L’ANDAMENTO DELLE EMISSIONI DI CO2 A SALA BAGANZA

Tra il 2008 e il 2018 i consumi energetici complessivi si sono ridotti del -2% e le emissioni di CO2 del -5%. Ciò si traduce in una riduzione percentuale a livello procapite dell’11%, data anche dall’aumento della popolazione residente nel decennio analizzato.

Questo andamento può essere spiegato dalla combinazione di alcune tendenze:

  • l’andamento demografico, che mostra una crescita costante della popolazione residente, aumentata del 7% tra il 2008 e il 2018;
  • l’andamento climatico, che evidenzia il progressivo innalzamento delle temperature medie giornaliere e annuali, seppur con forti oscillazioni interannuali;
  • minore peso dei consumi di gas naturale sul totale comunale, fenomeno dovuto da una parte alla diffusione di interventi di efficienza energetica, dall’altra dal susseguirsi di annate sempre più calde;
  • l’andamento delle attività produttive, che hanno registrato un lieve calo nei consumi energetici;
  • la riduzione della superficie occupata da strutture di vendita, pari al – 28%, dovuta alla scomparsa di diversi esercizi di vicinato;
  • crescita delle energie rinnovabili e della cogenerazione nella copertura dei consumi energetici territoriali.

La ripartizione dei consumi e delle emissioni nei vari settori è rimasta piò o meno invariata. L’industria non-ETS è sempre il settore più impattante, responsabile del 58% delle emissioni totali. Le variazioni più importanti sono:

  • la gestione dei rifiuti urbani, che ha visto ridursi il proprio impatto sull’ambiente grazie all’aumento della raccolta differenziata, passando dal 3,5% allo 0,9% delle emissioni;
  • il settore residenziale, responsabile nel 2018 del 12,9% delle emissioni contro le 15,1% del 2008;
  • il settore terziario ha aumentato significativamente la sua rilevanza, passando dal 6,1% al 10,9% di emissioni generate sul totale.

La sintesi dell’andamento di consumi ed emissioni a Sala Baganza è descritta nella seguente infografica (clicca sull’immagine per scaricarla).

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