Le azioni definite all’interno del PAESC di Montechiarugolo consentiranno, se pienamente implementate, di ridurre le emissioni procapite di CO2 del 53% entro il 2030. Questo obiettivo è stato calcolato rispetto all’anno di baseline, cioè l’anno di riferimento iniziale per il quale è stato compilato l’Inventario di Base delle Emissioni.

COS’È L’INVENTARIO DELLE EMISSIONI DI CO2

I punti di partenza dello sviluppo del PAESC sono l’Inventario di Base delle Emissioni e la Valutazione dei Rischi e delle Vulnerabilità al cambiamento climatico (ne abbiamo parlato in questo articolo).

Il cosiddetto “Inventario di Base delle Emissioni” è il bilancio energetico ed emissivo ricostruito per un anno di riferimento (baseline), rispetto al quale è stato stabilito l’obiettivo di riduzione percentuale delle emissioni.

Per Montechiarugolo l’anno di baseline è il 2008.

L’aggiornamento periodico dell’Inventario è utile per monitorare l’andamento delle emissioni e verificare l’efficacia delle azioni implementate.

L’ultimo Inventario di Monitoraggio è stato ricostruito per il 2018, anno non influenzato da eventi straordinari quali la pandemia causata da COVID 19.

Le emissioni di CO2 vengono stimate tramite fattori di emissione che consentono di passare dai consumi energetici, espressi in MWh/anno, alle tCO2/anno.

I consumi energetici riguardano:

  • Edifici, attrezzature e impianti pubblici
  • Edifici, attrezzature e impianti terziari (non pubblici)
  • Edifici residenziali
  • Industrie non-ETS (cioè escluse dall’Emission Trading Scheme)
  • Illuminazione Pubblica
  • Veicoli comunali
  • Parco auto privato e commerciale

L’ANDAMENTO DELLE EMISSIONI DI CO2 A MONTECHIARUGOLO

Tra il 2008 e il 2018 i consumi energetici complessivi si sono ridotti del 4% e le emissioni di CO2 del 9%. Ciò si traduce in una riduzione percentuale a livello procapite dell’15%, in parte influenzata anche dall’incremento della popolazione residente nel decennio analizzato.

Questo andamento può essere spiegato dalla combinazione di alcune tendenze:

  • l’andamento demografico, che mostra una crescita costante della popolazione residente, aumentata del 7% tra il 2008 e il 2018;
  • l’andamento climatico, che evidenzia il progressivo innalzamento delle temperature medie giornaliere e annuali, seppur con forti oscillazioni interannuali;
  • la contrazione dei consumi di gas naturale sul totale comunale, fenomeno dovuto da una parte alla diffusione di interventi di efficienza energetica, dall’altra dal susseguirsi di annate sempre più calde;
  • l’andamento delle attività produttive, che ha visto una riduzione del numero di unità locali del settore manifatturiero, riguardante sia l’industria che il terziario;
  • la diminuzione della superficie occupata da strutture di vendita, pari al 33%; il calo in particolare ha riguardato per il 66% la superficie delle medie e grandi strutture di vendita;
  • crescita delle energie rinnovabili e della cogenerazione nella copertura dei consumi energetici territoriali, che nel 2018 hanno soddisfatto circa il 5% dei fabbisogni comunali complessivi.

Si sono registrate alcune modifiche nella ripartizione dei consumi e delle emissioni nei vari settori, in particolare a carico dell’industria non-ETS che ha visto diminuire significativamente il proprio impatto, passando dal 17% all’11%.

Il settore dei trasporti si è confermato come il più rilevante, con un ulteriore incremento delle proprie emissioni (+ 4%), mentre il terziario è cresciuto del 2%; sono rimasti stazionari il settore agricolo, quello pubblico e quello residenziale.

La sintesi dell’andamento di consumi ed emissioni a Montechiarugolo è descritta nella seguente infografica (clicca sull’immagine per scaricarla).

Clicca sull’immagine per scaricare l’infografica