L’idea della costituenda CER “Montechiarugolo Energia Rinnovabile Comune” si sviluppa attorno alla Casa Comune di Basilicanova, luogo di aggregazione dove operano alcuni Enti del Terzo Settore e che rappresenta intrinsecamente la “comunità”.

LO SCHEMA DI AVVIO DELLA CER

Il progetto “Montechiarugolo Energia Rinnovabile Comune” è pensato come iniziativa pilota per avviare la sperimentazione di CER nel territorio comunale.

L’idea di CER è sviluppata attorno alla Casa Comune di Basilicanova, luogo di aggregazione dove operano alcuni Enti del Terzo Settore e che rappresenta intrinsecamente la “comunità”.

Lo schema individuato prevede:

  • Installazione di nuovi impianti fotovoltaici sui tetti della Casa Comune e degli immobili del Campo Sportivo “Furlotti”, per un totale di almeno 188 kWp di nuova realizzazione e 100 kWh di accumulo elettrochimico.
  • Connessione degli impianti fotovoltaici alle utenze più energivore: Circolo ARCI Rugantino, e Campo Sportivo.
  • Coinvolgimento come consumer di utenze comunali, intestate all’Ente o a operatori terzi.
  • Reperimento di altri consumer e prosumer.

“Montechiarugolo Energia Rinnovabile Comune”: PROSUMER E CONSUMER

Nell’analisi di fattibilità tecnico-economica sono stati considerati due prosumer, cioè il Circolo ARCI Rugantino e il Campo Sportivo “Furlotti”.

I consumer, invece, includono:

  • Enti del Terzo Settore operanti nella Casa Comune
  • Utenze comunali
  • Privati cittadini.

LA SOSTENIBILITÀ ENERGETICA DELLO SCHEMA INIZIALE

L’analisi di fattibilità di “Montechiarugolo Energia Rinnovabile Comune” ha evidenziato i seguenti flussi energetici annuali, derivanti dalla produzione, dall’autoconsumo e dalla condivisione dell’energia prodotta dai nuovi impianti.

PRODUZIONE: 198 MWh/anno

AUTOCONSUMO: 80 MWh/anno

CONDIVISIONE: 49 MWh/anno

IMMISSIONE IN RETE (residua): 69 MWh/anno.

RIENTRO ECONOMICO E COME MIGLIORARLO

Senza intraprendere nessun intervento migliorativo, all’avvio della CER “Montechiarugolo Energia Rinnovabile Comune” rimarrebbero 69 MWh/anno disponibili per la condivisione con ulteriori consumer.

Considerando le spese di gestione iniziali e i costi di gestione, il rientro economico è stato stimato di circa 13 anni.

Questo dato, però, è da intendere come lo schema di partenza da cui partire per migliorare la sostenibilità economica. Ciò può essere fatto in prima battura aumentando la quota di energia condivisa grazie all’inserimento di ulteriori consumer nella CER, reperibili in tutto il territorio comunale.

Inoltre, occorre prevedere l’inclusione di membri “fragili”, quali:

  • Famiglie con ISEE basso
  • Famiglie numerose
  • Coloro che percepiscono il bonus elettrico per disagio fisico
  • Residenti in alloggi ERP.

RAPPORTI TRA MEMBRI E CER

I rapporti tra membri della CER sono di tipo “collaborativo” e improntati all’equità: infatti, per ottenere gli incentivi prosumer/producer hanno bisogno dei consumer e viceversa. In linea di principio, tutti questi soggetti raggiungono il maggior livello di benefici ottenibili dalla CER/AUC spostando i consumi elettrici nelle ore di produzione solare, perché:

  • il prosumer potrà ottimizzare l’utilizzo della propria energia, minimizzando gli esborsi per le bollette.
  • il consumer vedrà proporzionalmente valorizzati i propri sforzi a spostare i consumi energetici in orario diurno.

In virtù di questa logica collaborativa, i benefici economici sono erogati dal GSE alla CER stessa e non ai singoli. Sarà la CER ad occuparsi della ripartizione o del riutilizzo degli incentivi e delle altre entrate.